mercoledì 24 ottobre 2018

I materiali: dalla lampada ad olio alla lampada da tavolo moderna




Le prime lampade ad olio risalgono ai tempi degli Egizi e poi si sono diffuse sia in Oriente che in Occidente facendo sì che anche i Greci e i Romani ne facessero largo utilizzo.
Le lampade ad olio erano formate da un contenitore in terracotta o in bronzo, in cui veniva depositato l'olio vegetale, e da uno o più beccucci laterali provvisti di uno stoppino in fibra tessile che, intingendosi del liquido combustibile, venivano bruciati ed erano in grado di mantenere la fiamma. Oggi il medesimo principio viene utilizzato per le lampade a kerosene.
Per quanto riguardo la struttura, inizialmente le lampade ad olio erano molto semplici e prive di coperchio e di manico.
Mentre per quanto riguarda la fabbricazione, in principio erano prodotte al tornio e successivamente i Romani progredirono iniziando ad utilizzare una produzione basato sullo stampo.





Nel corso della storia le lampade unirono funzionalità al gusto estetico venendo utilizzate come oggetto di decoro. In particolare, venivano utilizzate per cerimonie religiose simboleggiando la vita e l'uomo.
Tra il XV e XVI secolo, la rivoluzione industriale spinse verso nuove tecnologie, come ad esempio la creazione del primo olio a base di paraffina e le lampade iniziarono ad essere più decorate.
Nel XVIII secolo a Roma e nello Stato Pontificio, si cominciò ad usare l'argento come materiale e un serbatoio per il materiale combustibile che successivamente, nel XIX secolo, assunse una funzione di decoro venendo abbellito con scene tratte dalla mitologia egizia, greca e romana.
Nel XIX fu di largo utilizzo la lampada a gas che utilizzava una miscela di ossido di carbonio e idrogeno prodotta a partire dal coke con un processo di gassificazione.
Nel 1900 fu inventata la lampada a carburo che utilizzava due contenitori, uno superiore pieno di acqua e uno inferiore contenente carburo di calcio. Viene prodotto gas acetilene facendo gocciolare l'acqua sul carburo che viene poi convogliato in un beccuccio dove brucia con fiamma intensamente luminosa.







Le lampade moderne sono prevalentemente elettriche, ad arco, a scarica o ad incandescenza.
La lampada ad arco produce luce grazie all'emissione di un arco voltaico e queste sono state utilizzate per tutta la seconda metà dell'Ottocento fino alla seconda guerra mondiale, per poi essere soppiantate da quelle a scarica. Oggi questa tecnologia è ritornata in auge utilizzando il gas xeno.
La lampada a scarica emana luce grazie all'emissione luminosa di un gas ionizzato che è ottenuta grazie ad una differenza di potenziale.
La lampada ad incandescenza funziona grazie all'irraggiamento di fotoni causato dal surriscaldamento di un elemento metallico.








Fonti: https://www.vecchiesoffitte.it/le-lampade-ad-olio-storia-e-tradizione.html, Wikipedia

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